Insieme a Labsus e alle organizzazioni che a Ivrea sono coinvolte dai Patti di Collaborazione, sabato 18 gennaio 2020 proveremo a ragionare di come i cittadini possono partecipare alla gestione dei beni comuni
L’incontro si propone di avviare una riflessione su come costruire forme più organiche di collaborazione tra istituzioni e cittadini.
Per la gestione del bene pubblico, perché il bene pubblico realizzi il più possibile il proprio potenziale il Comune da solo non basta: non ha le risorse né spesso la conoscenza approfondita delle diverse realtà che lo costituiscono.
Tra gli strumenti di partecipazione più importanti che i cittadini hanno a disposizione ci sono i patti di collaborazione.
A Ivrea ne sono stati attivati circa una dozzina: alcuni legati ad attività puntuali, magari a termine, altri invece sono attivi e prevedono attività continuative di cura del verde, di manutenzione degli arredi urbani o della gestione di spazi.
Durante l’incontro proveremo innanzitutto a riflettere su questa esperienza: quali punti deboli, quali quelli di forza e quindi quale agenda di lavoro possiamo costruire per sviluppare appieno le potenzialità di questo strumento?
Ci preme parlare dello stato attuale di questo strumento per potere ragionare sul suo futuro, sui suoi possibili sviluppi.
Ci sono alcuni aspetti su cui, a nostro parere, sarebbe fondamentale aprire spazi di lavoro, anche insieme all’amministrazione:
-la valorizzazione e il riconoscimento dell’impegno dei cittadini titolari di Patti
-la pubblicità dello strumento che ci sembra poco conosciuto
-l’accessibilità dello strumento: come fare ad accedervi? Quali procedure? Quali interlocutori in Comune?
Tutti temi, peraltro previsti dal Regolamento adottato dalla Città di Ivrea con il Regolamento nel 2014: all’art 9 si parla, ad esempio, di un ufficio preposto ai rapporti con i cittadini titolari o che vorrebbero proporre un patto; all’art 18 si parla delle forme di riconoscimento.
A che punto siamo?
Siamo poi convinti che nessun ragionamento sui Patti di collaborazione possa prescindere dal tema della co-progettazione.
Un tema complesso ma che rappresenterebbe sicuramente un elemento di novità, un salto qualitativo rispetto allo stato attuale delle cose.
L’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore, rafforza ulteriormente tale ottica e propone un assetto giuridico e normativo nel rapporto con gli enti pubblici proprio in un’ottica di co-programmazione e co-progettazione.
Ci aiuteranno nella riflessione
-i titolari dei Patti di collaborazione di Ivrea
– Daniela Ciaffi di Labsus (laboratorio per la sussiadiarietà)
– Elena Lumetta, Vice Sindaco di Beinasco
L’incontro si terrà al Centro civico di Bellavista